Balliamo ancora un po’?
Nel cinema si balla molto spesso: a Parigi si consumava un ultimo tango, Judy Garland alla Città di Smeraldo ci arrivava a suon di quadriglia, Fred e Ginger danzavano sempre come se non si sarebbero mai più rivisti. L’ultima ballata di Charlotte Wells sembrerebbe un testamento d’amore nei confronti di un padre con cui una…
Cosa fare dopo un’orgia: raccogliere i pezzi di Teleny
Camille des Grieux, rampollo di una nota famiglia di imprenditori è innamorato di René Teleny, affascinante pianista dalla notevole abilità musicale e dal palpabile magnetismo sessuale. La relazione tra i due popola gli anfratti più dissoluti di un’anonima città francese di fine ’800 e mentre la buoncostume insegue scandali e depravazione, i due degenerati ci…
Il béton brut e la tragedia a misura d’uomo
«La drammaticità di “America Latina” rimane sempre rinchiusa nella ristrettezza di un ambiente individuale. Il protagonista non indugia però in momenti riflessivi, perché la sua psicologia è tutta tesa verso l’esterno, in un’escalation progressiva e mortifera, creatrice di doppi e illusioni capaci di velare la visione e il pensiero della morte».
Le parole sono gabbie
«I protagonisti di “E tutt’intorno il mare” definiscono i contorni del loro accaduto ponendosi in una tensione continua tra l’autoanalisi e la spiegazione di un non-luogo. Questo tentativo di esegesi dello spazio sacro è l’unico movimento del pensiero altrimenti reso immobile dal trauma vissuto».
Una specie compagna per la rivoluzione
«Rivalsa umana e liberazione animale si uniscono all’interno di “Capannone n. 8” in un unico e mastodontico gesto coraggioso: restituire dignità a un’intera specie».
La coppia, la casa e l’uomo nero
«The Rental paga lo scotto di doversi confrontare sia coi grandi horror del passato (di cui forse vuole essere tributo) ma anche con le pellicole dell’ultimo periodo (si pensi a The Witch, Midsommar, Us ecc.) che possono essere riportate come esempio di una sperimentazione più “naturale” e coraggiosa».
La fame è femmina
«Qualsiasi tipo di vigilanza, su di sé e sul proprio corpo, è vietata durante il Supper Club, le ospiti possono ingurgitare quanto più possibile, riempirsi fino all’orlo e infiammarsi in questo sabba dell’abbondanza fino a perdere i sensi».
Utopia, il complottismo post-eventum
«Questo è il momento storico in cui politica e biologia sono indistinguibili: la sopravvivenza della specie diventa appannaggio dell’istituzione, una struttura che arriva a un livello di profondo dominio sull’individuo, stavolta perfettamente percepibile».
Le sorelle Macaluso e il rumore dei morti
«Il lutto è la narrazione della morte che facciamo a noi stessi, scegliendo i toni e i ritmi con cui giustificare l’impensabile: l’esistenza che si esaurisce».
Quanto dobbiamo a I Bellissimi di Rete 4
«L’aura di segretezza, l’esperienza della visione, l’appropriazione di una trama e l’accumulo di svariate inquadrature sono i primi assaggi di una delle più dolci e innocue delle dipendenze: la cinefilia».