Triangle of Sadness, passata la sbornia
In Triangle of Sadness Carl (Harris Dickinson) e Yaya (Charlbi Dean) sono due modelli, due influencer, stanno insieme per «i followers», lo dice lei, e sono in vacanza su uno yacht lussuosissimo per sponsorizzare la crociera su Instagram; tutto ciò prima del naufragio, dell’arrembaggio pirata, del matriarcato, della sbornia di Woody Harrelson – il capitano…
Se smettessimo di competere
Cecità inizia nel traffico. Il protagonista sta guidando, perde la vista. Gli altri automobilisti lo aiutano. Uno si propone di accompagnarlo a casa dalla moglie, che chiama il medico. Lo porti subito, dice. Scendono in strada e si accorgono che la macchina non c’è più. Il ragazzo ha approfittato della cecità dell’uomo, o così sembra.…
Se l’infanzia non è un animale in via d’estinzione
«Il regista tenta di utilizzare la variabile geografica come fondamento di un processo di romanticizazzione dell’infanzia. Ma quest’ultima risulta strumentalizzata, “oracolizzata”, idilliaca; gli adulti osservano i bambini come fossero animali in via di estinzione».
Sergio Oricci: utopico, spietato, inconcludente
«Mi piace pensare che la costruzione del libro si basi sui mondi semantici in cui ogni parola ha un referente preciso solo nella dimensione in cui è; in un’altra, il referente è diverso. C’è solo una categoria di parole che pare faccia eccezione: i nomi propri. In Volevo essere Vincent Gallo quasi non ci sono,…
(La) Fedeltà (non) è una cosa seria
«La fedeltà è una via d’accesso alla nostra identità? Manco per idea. Nel romanzo era uno strumento (spia) sociologico, gerarchico; nella serie è metro teologico, quindi identitario. Un’occasione persa».
La scuola cattolica, un mese dopo
«È tutto qui (almeno all’inizio): perché il maschio stupra? Albinati se lo chiede proprio in quanto maschio che è e fa la società; il film invece evita il singolo, la narrazione di Mordini è bulimica di un noi colpevolmente inscindibile».