A bordo c’era Dio, l’albero di trinchetto e io
«Fra passeggiate notturne, scorribande alcoliche, vecchi amici redivivi e serie tv di culto, i Romano cercano di far fronte all’assenza, agli equilibri sfaldati e alle memorie frammentate e dolenti».
Realismo magico e realismo sociale: i ragazzi degli O’Devaney Gardens
YOU SHOULD SEE WHAT YOUR GOVERNMENT DONE. Caratteri cubitali, pennellate bianche sulla facciata fatiscente di quello che resta degli O’Devaney Gardens, il complesso abitativo popolare a nord di Dublino dove Karl Parkinson e i suoi ragazzi sono nati, cresciuti, morti, sopravvissuti. Nel corto girato in occasione della pubblicazione di The Blocks da alcuni studenti grazie…
L’amore immaginato per una Manic Pixie Dream Girl senza prefazione
«Forse in un orizzonte di progressivo disgregarsi delle prospettive e messa in discussione dei paradigmi relazionali “tradizionali”, le auto-narrazioni sono gli unici spazi sicuri in cui sperimentare. Quello della fantasia è un percorso terapeutico».
Viatico per la Zona Grigia
«La narrazione della vecchiaia non può prescindere dalla ridiscussione della nostra società come organismo vivente interconnesso. La vecchiaia è molteplice e merita narrazioni molteplici. Raccontarla significa liberare e reclamare la vulnerabilità come valore e il bisogno reciproco come qualità inerente alle nostre esistenze, elevando l’esperienza, la conoscenza e la memoria a patrimonio collettivo e non…
L’utopia infranta e la pazienza del coltello
«L’autore sembra mostrarci come l’allontanamento dalle maglie opprimenti della società contemporanea non sia sufficiente per liberarsi dal suo condizionamento profondo: il panopticon, da cui i protagonisti credono di sfuggire abbandonando la società dei consumi, si ripresenta a Cala Bruja, perché la prigione non è nei luoghi, ma nelle relazioni».
Il deserto del nostro scontento
«In “Liquefatto” l’autrice rigetta la narrazione estetizzante e perifrastica del viaggio redentivo e pacificatorio, per cesellare gli aculei di una donna e raccontare la sua fuga, il suo progressivo svuotamento, il suo cedere esausto e al contempo lucido».
Di deserti, decessi e divinità
«Nel suo omaggio ironico e parodistico al crime statunitense, Mammi scompagina i topoi del genere con divertita inventiva, sposta il fuoco della narrazione sui personaggi comprimari e su una comunità altrimenti invisibile, e ci invita in un Gioco dell’oca che si fa satira e tributo».