Sottrarsi allo sguardo per riappropriarsi della voce: le trans “cattive” di Camila Sosa Villada
«Le parole che nascono come stigma, quando riappropriate, si trasformano in emblemi, simboli di denuncia, di resistenza, di ricostruzione di identità negate. La scrittura di “Le cattive”, infatti, è il risultato di un processo di appropriazione della parola letteraria da parte di un’autrice che appartiene a categorie sociali storicamente silenziate, oggettivate, ridicolizzate».
Le luci della ribalta su una comunità “tranquilla”
«“La morte arriva in ascensore” rappresenta un ambiente che in superficie si mostra senza incrinature. Esso è colpito da un evento traumatico che apparentemente lo sconvolge, ma in realtà lo rivela, portando alla luce ciò che era nascosto».