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- Gennaio 14, 2021
- Marvin guarda
«Forse siamo veramente soli, e le basi su cui la vita si forma sono molto più rigide di quanto pensiamo. O forse queste civiltà esistono, ma non vogliono comunicare con noi».
- Gennaio 12, 2021
- Marvin legge
«La Voce (la parola, il racconto) può riuscire a sospendere i momenti, tagliare e cucire la linea del tempo, evitare che al prima segua il dopo, alla malattia la morte, alla felicità la noia o il nulla».
- Gennaio 11, 2021
- Marvin guarda
«Mank è contemporaneamente un Don Chisciotte e un Capitano Achab dei giorni nostri: lotta contro i mulini a vento mentre naviga in cerca della balena bianca».
- Dicembre 22, 2020
- Marvin guarda
«Romulus sembra essere cinematograficamente più vicino a un racconto mitologico fantasy, quasi un poema omerico, dove i fatti narrati sono sempre in bilico tra reale e metafisico».
- Dicembre 19, 2020
- Marvin guarda
«Come un acchiappafantasmi è a contatto tanto con il mondo dei vivi quanto con quello dei morti, così Truth Seekers è sia un tributo che una rivisitazione del genere, sperimentando nuove e vecchie strutture».
- Dicembre 17, 2020
- Marvin legge
«Quando si legge Land, si viene come attraversati da una scossa, a volte irritante, altre energica, e si ha la sensazione vivida che qualcosa di nuovo possa ancora esistere, che il futuro sia già qui, in attesa di essere rivelato».
- Dicembre 14, 2020
- Marvin legge
«Per ogni intellettuale caduto in oblio c’è sempre un ricercatore pronto a scartabellare tra gli archivi, ma Roscia è prima di tutto un narratore e adora mescolare finzione e realtà».
- Dicembre 10, 2020
- Marvin guarda
«The Liberator guadagna nel tenere a mente quanto sulla guerra è già stato detto, e non si esime dal ritrarre le molteplici sfaccettature dell’umanità provata dalla disumanità del conflitto».
- Dicembre 8, 2020
- Marvin legge
«Da quando ha riscoperto sé stessa, da quando ha intrapreso il viaggio nelle profondità del proprio “peccato” agli occhi della società, Yao si è accorta che tutto ciò che la circonda è bellissimo, e ora non ha più paura di nulla».
- Dicembre 7, 2020
- Marvin legge
«Federica Leonardi riesce a costruire un mondo soprannaturale che convive con quello normale, che ci cammina a braccetto ma tenta continuamente di risucchiarlo».
- Dicembre 4, 2020
- Marvin legge
«Viene da chiedersi quand’è che abbiamo cominciato a essere così fissati con la carriera, al punto da rendere un’esperienza lavorativa tutto sommato normale l’oggetto di un libro che in Italia è pubblicato da Adelphi e negli USA è diventato un caso editoriale».
- Novembre 30, 2020
- Marvin legge
«Le voci e gli sguardi convergenti nel potente flusso narrativo generato dall’immaginazione di Evaristo danno la percezione della profondità e, allo stesso tempo, ampliano e movimentano l’orizzonte delle lettrici e dei lettori».
- Novembre 26, 2020
- Marvin legge
«La malattia mentale era qualcosa cui guardare con terrore, uno stigma da nascondere lontano e da vivisezionare alla cieca, mentre la sua stretta sui più giovani si trasformava da etichetta in cappio, da condizione in colpa».
- Novembre 25, 2020
- Marvin guarda
«Questo è il momento storico in cui politica e biologia sono indistinguibili: la sopravvivenza della specie diventa appannaggio dell’istituzione, una struttura che arriva a un livello di profondo dominio sull’individuo, stavolta perfettamente percepibile».
- Novembre 23, 2020
- Marvin legge
«Se moltiplichiamo la massa del corpo chiamata Vadim Maslennikov per la velocità all’istante dell’impatto, intensificata dalla cocaina, a un tempo di decelerazione brevissimo, ne risulta una forza d’impatto devastante».
- Novembre 19, 2020
- Marvin legge
«Tempi eccitanti è una riflessione non scontata sulla natura contraddittoria dell’amore e sui rapporti di potere che inevitabilmente condizionano le nostre relazioni sociali».
- Novembre 16, 2020
- Marvin legge
«La città dei vivi è una miscellanea di generi, tra cui il giallo, l’articolo di giornale, l’intervista e la biografia, fusi in un romanzo ibrido che avrebbe tutti i crismi per diventare un caso editoriale».
- Novembre 11, 2020
- Marvin legge
«Scopo dell’autore diventa dare voce ai ricordi, pianificando ogni tavola come fosse la mappa catastale della dimora, suddivisa in “piani” proprio come fanno le vignette sulla carta stampata».
- Novembre 6, 2020
- Marvin legge
«Con una scrittura godibilissima, sperimentale e poetica, così densa da divenire trama stessa, l’autrice delinea nel libro la propria dolorosa esperienza autobiografica, attraverso un gioco di luci e ombre che rende il racconto tridimensionale».
- Novembre 2, 2020
- Marvin guarda
«Quel teatro diffuso e vivificato è già metafora della nostra società: consumare storie, che siano di finzione o prese dalle vite degli altri, è ormai un bisogno primario tanto quanto assumere alimenti».
- Ottobre 29, 2020
- Marvin legge
«La scrittura di Poissant cattura, come una cinepresa, visuali dall’alto e primi piani, rumori di rane e di cicale. Sembra parte degli elementi, come osservasse tutto da una foglia, da un ramo, dall’increspatura dell’acqua del lago».
- Ottobre 26, 2020
- Marvin legge
«Una conversazione per Sansot è, prevedibilmente, una pratica senza finalità o agonismo, premurosa e affabile, guidata dal piacere, che ha l’effetto di legare armoniosamente i suoi partecipanti».
- Ottobre 22, 2020
- Marvin legge
«I racconti di Lemebel sono legati a lui quanto lo sono alla sua comunità: sono racconti politici anche se di politica non se ne sente, per fortuna, la puzza».
- Ottobre 19, 2020
- Marvin guarda
«Quando l’essere umano non riesce ad accettare una sofferenza atroce, elaborandola e lasciandola fluire via, non gli resta che compiere un’opera di attribuzione, scaricando il rimosso sull’abitazione e affidando alle mura il demone del dolore».
- Ottobre 15, 2020
- Marvin guarda
«Questa è una storia di disagio e dolore, di fallimenti e rincorse. Di vita. Dei tentativi di comprendere cosa possa legare piedi e mani in amore, senza considerare mai che i lacci potremmo essere proprio noi».
- Ottobre 14, 2020
- Marvin guarda
«Pensare di parlare di meme in una serie tv è un discorso centrale, perché in realtà si sta parlando di un incitamento all’odio ben più pericoloso di fulmini che escono dalle mani, o di qualsiasi altro superpotere».
- Ottobre 5, 2020
- Marvin legge
«Travestirsi da montagna, assumerne la voce, è operazione necessaria per chi si rende conto che tutto si sgretola, sempre, e che tutto si sta sgretolando anche ora, e domani forse più velocemente».
- Ottobre 1, 2020
- Marvin guarda
«Il lutto è la narrazione della morte che facciamo a noi stessi, scegliendo i toni e i ritmi con cui giustificare l’impensabile: l’esistenza che si esaurisce».
- Settembre 27, 2020
- Marvin legge
«Lot è la linea che passa tra la città-dio, visibile e intangibile, e i suburbi oltre il centro cittadino, lottizzati e segmentati secondo una logica urbanistica che pare quasi ispirarsi a una “separazione delle razze”».
- Settembre 21, 2020
- Marvin legge
«La figlia unica non è solo la narrazione di tante, diverse maternità: quella desiderata, quella rifiutata e poi accolta. È anche una storia sulle decisioni prese nonostante pareri contrari o tradizioni ataviche».
- Settembre 20, 2020
- Marvin legge
«Dalla penna originale di Elvis Malaj viene fuori un romanzo breve da leggere tutto d’un fiato, senza farsi troppe domande, in cui la vita di un gruppo di "idioti qualunque" diventa letteratura».
- Settembre 17, 2020
- Marvin legge
«Masneri è uno di quegli scrittori a cui non interessa far emergere i cosiddetti “tratti umani” dei suoi personaggi: piuttosto ne esplora aspirazioni e desideri, e le condizioni in cui si ritrovano a vivere, che ovviamente non sono quasi mai alla loro altezza».
- Settembre 13, 2020
- Marvin guarda
«Ogni figura narrativa, in Tenet, assomiglia a un guscio vuoto ripieno di aria impalpabile, una busta da lettere con dentro 40mila dollari. Insomma, un oggetto che potrebbe essere tutto, perché è nulla».
- Settembre 11, 2020
- Marvin legge
«La raccolta di Zadie Smith rivela l’esigenza di comprendere il privilegio che ci circonda, di assumere consapevolezza della poca capacità di contrastarlo quando spetta a noi subirlo, e ancor meno quando siamo noi a detenerlo».
- Settembre 6, 2020
- Marvin legge
«Quella di Hao Jingfang è una raccolta variamente assemblata e composita, come la città che descrive. È un complesso stratificato, che spazia attraverso i vari volti della narrativa di genere, tuffandocisi a piene mani e contaminandoli».
- Settembre 3, 2020
- Marvin legge
«A Tomine, più che “fare luce” su una situazione, interessa navigare nelle acque del buio, addentrarsi nell’inconscio di uomini (e donne) in lotta con il proprio passato».
- Agosto 29, 2020
- Marvin guarda
«L’aura di segretezza, l’esperienza della visione, l’appropriazione di una trama e l’accumulo di svariate inquadrature sono i primi assaggi di una delle più dolci e innocue delle dipendenze: la cinefilia».
- Agosto 20, 2020
- Marvin legge
«Il Diavolo, si sa, è un persuasivo oratore, nonché un abile mutaforma, ed è certo ritenere che la sua principale missione sia pervertire a proprio piacimento il Lògos da cui ogni cosa è stata creata. O forse no?»
- Agosto 12, 2020
- Marvin guarda
«Che poi è questo, il punto.
Provare a trattare una questione ad alta complessità in modo organico. Sezionare il problema in più parti, connetterle tra loro, rendere il discorso un discorso fluido».
- Agosto 6, 2020
- Marvin legge
«La spia che amava riporta alla luce una figura finora sconosciuta, disegnando fra le righe il ritratto intimo e personale di una donna a cui è stato impedito di diventare un’icona».
- Agosto 4, 2020
- Marvin legge
«Quello confezionato da China Miéville è un libro che smuove la ragione del lettore, lasciato solo, senza punti di riferimento e obbligato a crearsi una strada che, molto probabilmente, non sarà quella giusta».
- Luglio 28, 2020
- Marvin guarda
«In Dark c’è una buona dose di sdegno, di quello sdegno coraggioso che nasce dalla profonda consapevolezza d’identità. Dice chiaramente di essere così com’è e che non cambierà».
- Luglio 27, 2020
- Marvin legge
«Gli anni invisibili sfuggono al contemporaneo. Si può sperare di ricostruire ciò che è stato, senza però prescindere dall’interrogarsi sulle domande che spunteranno a ogni dettaglio non univoco».
- Luglio 24, 2020
- Marvin legge
«Questa "casa" è una narrazione! Costruisce la nostra realtà. Gli anni ’70 forse non avevano prospettive che si sono rivelate reali, si diceva che tutto sarebbe andato bene mentre a noi, che viviamo in quel futuro, sembra di essere alle soglie di un’apocalisse».
- Luglio 19, 2020
- Marvin legge
«In fondo, Mal di casa ci insegna proprio questo: essere homesick non significa soffrire di una privazione materiale, ma vuol dire essere alla ricerca di un posto dove essere al sicuro e per cui, soprattutto, valga la pena vivere e lavorare».
- Luglio 17, 2020
- Marvin legge
«Le storie de L’uovo di Barbablù sono come diorami, miniature cesellate – quei giardini di sale che battezzano il nono racconto – in cui ogni storia è un micromondo caricato a orologeria e pronto alla detonazione».
- Luglio 14, 2020
- Marvin legge
«Nella logica di Battaglia il bianco ha un valore doppiamente simbolico: da un lato, mette in discussione i valori borghesi che i due personaggi stanno tradendo, mentre dall’altro li circoscrive, si accerta che siano loro i veri protagonisti della scena».
- Luglio 13, 2020
- Marvin guarda
«La quarta stagione è il frutto del seme piantato nella terza. Sembra che gli autori sentano il bisogno fisiologico di dare sfogo alle loro idee più bizzarre lasciate chiuse in un cassetto, come se prima qualcosa glielo avesse impedito».
- Luglio 10, 2020
- Marvin legge
«Le isole di Norman narra della memoria, ma anche del bisogno di andare avanti, della necessità di staccarsi dalla propria isola, della paura di farlo; narra di affetto filiale ma anche di genitori anomali; narra soprattutto di acqua, di rocce, di segni sulla pelle».
- Luglio 7, 2020
- Marvin legge
«La scrittura rispecchia il caos del rinnovamento, la febbre del trapasso dei tempi antichi nei nuovi; il registro vi si adegua e sotto uno strato fresco, di campo, si aprono a chiazze i colori del mondo che muore».
«Distruggendo completamente l’utopia di una perfetta coincidenza tra visibile e dicibile, il cinema del dissenso fonda lo spazio di un confronto nuovo, riuscendo a schierarsi anche contro i “buoni propositi e le giuste cause”».
- Luglio 2, 2020
- Marvin guarda
«La sceneggiatura non condanna e non giudica; la regia indaga le venature che intercorrono tra bene e male, tra giusto e sbagliato e, alla fine, tutti hanno ragione perché tutti, contemporaneamente, hanno torto».
- Giugno 28, 2020
- Marvin legge
«Valeria Parrella esplora l’impatto trasformativo della perdita e i modi imprevedibili in cui ci si risolleva dal dolore, passa per il lutto, per le difficoltà dell’adozione, e condensa tutto questo in poco più di cento pagine».
- Giugno 25, 2020
- Marvin legge
«Breve storia del mio silenzio ha un lessico poetico e intimo, fatto di odori, di suoni. Un tipo di scrittura che ricorda i grandi romanzi italiani degli anni sessanta, quelli nei quali il mondo piccolo si faceva protagonista di eventi maestosi».
- Giugno 22, 2020
- Marvin legge
«L’eteronormatività sociale definisce i caratteri dell’uomo e della donna. Se sei maschio e gay, nessuno ti ha mai insegnato a dire chi ti piace e questa è stata la tua condanna, soprattutto quando giocavi a cercare l’amore».
- Giugno 18, 2020
- Marvin legge
«Per Marocco affacciarsi alla vita vuol dire provare, riconoscere i propri spazi ma anche i propri limiti, decidere di capire cos’è l’amore. Scegliere di vivere, anche se iniziare a vivere è anche iniziare a morire».
- Giugno 16, 2020
- Marvin guarda
«C’è molto di più di The Office o Parks and Recreation in Space Force che non viceversa; è semplicemente un prodotto più inquadrato nella grande produzione comica americana».
- Giugno 14, 2020
- Marvin guarda
«In Killing Eve nuotiamo a vista in acque inesplorate, perché le nostre eroine non sono né maddalene né madonne e non cercano perdono né grazia. Non vogliono essere buone o cattive, ma conoscere il bene e il male in sé e fuori da sé».
- Giugno 13, 2020
- Marvin guarda
«Questa faccenda che il tempo interiore non coincida con quello della vita ci sta stretta, è innegabile: non fa che ricordarci quanto siamo umani. Ancor più se consideriamo che questa non-coincidenza si verifica soprattutto nel caso di una storia d’amore».
- Giugno 12, 2020
- Marvin legge
«Il colibrì è la ricostruzione di una vita intera, ma il nucleo del libro è costruito attorno a un’idea semplice: c’è molto più coraggio nel restar fermi che nel cambiare».
- Giugno 7, 2020
- Marvin guarda
«Molto di quello che c’è da dire su quest’opera prima, in senso positivo e negativo, è che, al di là delle ingegnose soluzioni tecniche, The Vast of Night sembra davvero un bel film tv d’epoca, con tutta l’asciuttezza e l’equilibrio che li contraddistinguono».
- Giugno 5, 2020
- Marvin guarda
«Senza rispettare i canoni della narrazione seriale, lo show si prende i suoi spazi e dà libero sfogo ai ritmi della vita. C'è davvero poca gloria in The Eddy, così prodigo di difficoltà e ostacoli, così verosimile nel mostrarci i retroscena di ogni velleità artistica».
- Maggio 31, 2020
- Marvin guarda
«Pendleton Ward riesce a fare ciò che aveva iniziato con Adventure Time: abbattere i classici stilemi narrativi, le unità di luogo e di tempo, per rendere l’idea che gli argomenti trattati siano di valenza universale, distaccati da qualsiasi legge umana».
- Maggio 29, 2020
- Marvin guarda
«Per certi versi il cinema è l’arte dell’identificazione, una macchina creatrice di immagini che inducono a porre questioni trasversali, che vadano oltre alla pura e semplice godibilità di un testo visivo: ebbene, Favolacce non ne è un esempio».
- Maggio 26, 2020
- Marvin legge
«Vuong affida la narrazione alla sinestesia, al cromatismo, alla musicalità, a un ritmo che varia come le stanze di un componimento. Sembra quasi che la vita di Little Dog proceda a lampi».
- Maggio 22, 2020
- Marvin legge
«In questa mischia ci finiscono tutti e tutti sono quasi finiti: borghesi, terroristi, spacciatori, pazienti psichiatrici accettano la vita per come viene, annullando l’istinto a cambiare finché qualcosa non giunga dall’esterno della propria volontà».
- Maggio 17, 2020
- Marvin legge
«Abbattere la continuità non è solo una scelta letteraria, espressione in forma scritta di un non sequitur logico, ma significa rappresentare una realtà che è essa stessa un non sequitur».
- Maggio 13, 2020
- Marvin guarda
«Le visioni oniriche e lisergiche nei titoli di coda sono la chiusa perfetta di 30 minuti in cui i movimenti della camera e il passaggio da un protagonista all’altro hanno il rumore dell’esplosione di una bolla di sapone».
- Maggio 7, 2020
- Marvin guarda
«Dovremmo rivendicare più spesso il lusso della lentezza in cui abita la riflessione. In fondo, è proprio questo il campo magnetico dell’intera serie TV: il tempo e l’azione che esso esercita sull’uomo, come un loop che ripete se stesso fino a un cambiamento».
- Maggio 3, 2020
- Marvin legge
«La morte, per Tedoldi, rende i dannati pienamente coscienti di sé, portatori di una conoscenza assoluta. Il più stupido degli uomini da morto diventa il più saggio tra i vivi».
- Aprile 30, 2020
- Marvin legge
«Tiffany McDaniel esplora un tema a lei caro, quello della dualità e degli opposti: in questo caso ci sono la separazione tra gli emarginati e quella classe privilegiata che abita in case dagli esterni immacolati ma dalle stanze macchiate dai segreti più sordidi».
- Aprile 24, 2020
- Marvin legge
«Dio non è buono o cattivo, è passionale, nel bene e nel male, e, così facendo, si riflette nella naturale incoerenza umana».
- Aprile 19, 2020
- Marvin guarda
«Unorthodox è una serie che paradossalmente c’entra poco con l’inumanità di una minoranza ebraica. Unorthodox è l’occasione per guardarci allo specchio e chiederci quanto ci sia di “ultraortodosso” in ognuno di noi».
- Aprile 14, 2020
- Marvin guarda
«I paesaggi e i protagonisti creano un universo distopico e non convenzionale rispetto alla Gran Bretagna che conosciamo: un luogo ai margini della società dove i grandi, cinici, violenti, a volte mostri, rappresentano l’ostacolo».
- Aprile 9, 2020
- Marvin legge
«Il senso si intravede solo per un attimo, perché la verità è sommersa, come la città che dà il nome al titolo, la favolosa Kitež, a nord del Volga, che si inabissò nel lago per sfuggire ai tartari venuti a conquistarla».
- Aprile 5, 2020
- Marvin guarda
«Il messaggio che arriva nei primi venti minuti è quello che ci aspettiamo: se ognuno ingurgitasse quanto basta per la sopravvivenza il cibo sarebbe sufficiente per tutti. La questione è: cosa ci sta dopo?»
- Aprile 2, 2020
- Marvin guarda
«Sono entrata nel Novantanovesimo distretto anni fa, in un periodo grigio. Ci ho messo un po’ per ambientarmi, ma avevo bisogno di reimparare a ridere, e Brooklyn Nine-Nine mi ha ricordato come farlo».
- Marzo 25, 2020
- Marvin legge
«L’orrore di De’ Medici è la stessa natura umana, debole, viziosa, perennemente insoddisfatta e annoiata: niente di più del perfetto ritratto dell’uomo decadente».
- Marzo 18, 2020
- Marvin legge
«Quello di Gennaro Serio è un romanzo di vendetta. La rappresaglia a cui assistiamo non è però quella che pensiamo di vedere. Protagonista è la vendetta della letteratura contro i suoi stessi personaggi e contro lo scrittore sicuro di poterla controllare».
- Marzo 12, 2020
- Marvin legge
«È difficile per i vedenti comprendere cosa voglia dire buio totale. Possiamo provare a chiudere gli occhi, certo. Allo stesso tempo, però, come me, potreste accorgervi di quanto questo lavoro sia inutile».
- Febbraio 20, 2020
- Marvin legge
«Le ultime pagine del romanzo sono un dialogo ininterrotto, un brusio febbrile in un vortice di voci bambinesche, pellicce, denti e artigli che si contrappone a una scrittura controllatissima, piena di metafore visionarie e freddure inaspettate».
- Febbraio 13, 2020
- Marvin ascolta
«Se c’è una cosa che ha sempre distinto il punk è proprio questa violenza grezza che non chiede il permesso, diretta nel messaggio, che ti arriva come un pugno allo stomaco dallo stomaco del cantante. Gli Idles, inarrestabili, non mentono, come il punk».
- Febbraio 6, 2020
- Marvin legge
«Rileggere questo racconto, rivisitarlo attraverso tutti i media possibili, vuol dire cercare un significato per il ruolo di Tessie, tentare di pacificarsi con la violenza perpetrata».
- Gennaio 30, 2020
- Marvin legge
«Libro del Sole è un’inchiesta amorosa, in cui la narrazione di Eva apre uno spiraglio sui tentativi di ricongiungersi con Andrea. Quest’inseguimento può passare soltanto attraverso una richiesta che è insieme una supplica: “Insegnami”».
- Gennaio 23, 2020
- Marvin guarda
«Sul personaggio di Rorschach, e sulle similarità e differenze con Specchio, si gioca il senso della maschera. Entrambi i personaggi si servono infatti di essa con una doppia funzione: rivelare l'identità di chi si ha davanti e nascondere la propria».
- Gennaio 16, 2020
- Marvin legge
«La casa di Ash Tree Lane può funzionare come una gigantesca vasca di deprivazione sensoriale, in grado di rimuoverti dal mondo esterno. Questo potrebbe provocare un leggero senso di nausea, una perdita di equilibrio, come dopo un girotondo troppo lungo».
- Dicembre 19, 2019
- Marvin guarda
«Sic mundus creatus est è il mantra che ci si abitua ad ascoltare, leggere e ripetere in progresso di tempo, «Così fu creato il mondo». In progresso di tempo? In verità no».
- Dicembre 12, 2019
- Marvin legge
«Se nella letteratura gotica il male era rappresentato da orrende figure nate nel folclore e nelle mitologie come vampiri, ghul e fantasmi, il male di Ligotti è meno esplicito, è discreto, striscia e si insinua nelle vite dei malcapitati».
- Dicembre 4, 2019
- Marvin guarda
«Una cosa del tipo: hai letto il romanzo, ti sei guardato entrambi i capitoli, ora trovaci un senso e, se non riesci, lascia perdere».
- C’è vita nell’universo?
- Voce, dimmi di più
- Herman Jacob Mankiewicz, o il moderno capitano Achab del cinema
- Romulus – Ovvero, come nasce una leggenda
- La quotidianità del paranormale
- «Gli scienziati agonizzano, i cibernauti sfrecciano»
- Il (poco) dannato caso del Signor Emme
- L’epopea “cartonizzata”
- Ogni cosa è bellissima, e io non so che dire
- Alba del weird